Il momento della separazione è caratterizzato da sentimenti diversificati e complessi legati alla perdita, al cambiamento, alle paure che condizionano le nuove relazioni, con sé e con gli altri. Sono questi fenomeni temporanei e fisiologici rispetto alla situazione, destinati a risolversi positivamente se gli adulti/genitori attivano nuove competenze, funzionali e sostenibili. Vuole essere questo un approccio alla tematica del conflitto che cerca di valorizzarne le potenzialità contenendone gli aspetti più distruttivi: il conflitto quindi come occasione per scoprire anche nuove energie per la costruzione di un rapporto maggiormente equilibrato con sé e con l’altro.
In tale frangente, potrebbe essere importante per i due genitori la costruzione di una relazione di aiuto e cura che li accompagni nella costruzione di un racconto coerente da fare al figlio: la separazione rappresenta per questi ultimi un’esperienza faticosa che va a toccare aspetti emotivi che necessitano di essere contenuti e accolti, aspetti legati alla paura di perdere i propri punti di riferimento o all’angoscia di sentirsi anch’essi “separati”.
Il percorso di consulenza e sostegno pedagogico vuole sostenere e accompagnare il cambiamento, favorendo lo sviluppo di nuovi comportamenti e l’appropriazione di strategie che la nuova situazione potrebbe richiedere: può essere un utile sostegno per la costruzione condivisa di una regolamentazione il più rispondente possibile ai bisogni del figlio/a in modo che non prevalga la logica della vittoria di una parte sull’altra; un sostegno per la costruzione di un clima collaborativo e di una comunicazione fluida che aiutano i figli a non sentire la necessità di scindersi per far fronte ad istanze opposte. Questo per permettere ai figli di sentire che la separazione non persegue logiche distruttive e per garantire loro la rassicurazione che la fine della coppia coniugale non coincide con lo scioglimento della coppia genitoriale.